lunedì 12 gennaio 2009

Demenzialità obiettive 1^ - Elegìa della cozza e del carciofo




Non lo so perchè questa mattina ho in mente le cozze. Non è che abbia fame è che, lo sapete, certe mattine uno si sveglia è ha in mente qualcosa che ridonda. Che so? Un motivetto, una canzoncina, una immagine, un uomo, una donna... Qualcosa, insomma che non sa spiegarsi proprio. "Ma dove caxxo l'ho sentita ieri questa canzone?" "Ma di chi è sta faccia che mi viene in mente?".
Bene io oggi ho in mente le cozze. Anzi precisamente le ho in mente nella loro forma e nel loro colore. Siamo tutti d'accordo che le cozze sono buone no? Ma allora perchè si dice "E' brutta come una cozza?" Voglio dire: è innegabile che si è più propensi istintivamente a definir "brutto" un alimento che non piace, ma la cozza piace... E allora perchè?
Per il colore? Beh, è nera. Tanti di noi amano questo colore, tanti di noi ci si ricoprono volentieri. D'accordo, uno potrebbe obiettare: "la cozza è nera all'esterno, ma aprendola...". Allora apriamola: le pareti interne del guscio sono madreperlate, un colore non certo sgradevole, se è vero è tipico di certi ornamenti femminili e che, anzi, più risulta puro nella sua intensità e lucentezza, tanto più risulta pregiato.
Andiamo al frutto: è giallo-arancione, bordato di nero. Tutto qui. Non mi sembra un accostamento cromatico improponibile. Voglio dire certi stilisti "dolcegabbaneschi" hanno fatto e fanno tutt'ora molto peggio. E allora? Dove risiede l'obiettiva sgradevolezza della cozza, tale da giusticare l'affermazione "brutta come una cozza"?

Stesso discorso vale per il carciofo. Anzi, se una donna è brutta come una cozza, l'uomo, il maschio, è brutto come un carciofo. Ora ditemi perchè? Sì, d'accordo questo ortaggio ha una scorzetta coriacea, ma poi e buono, è verde ed ha una forma spinosa. Esattamente come la rosa.
La verità è che il bisogno di stereotipi ci facilità la vita è che spesso, per esemplificare, ci appoggiamo a metafore o similitudini che velocizzano i nostri discorsi. E lo facciamo così, senza pensarci e scendere in profondità.
Ho detto: "profondità"? Bene l'unica similitudine in tema di bruttezza che ha reso, rende, e renderà sempre l'idea è quella del "cesso". Può valere per tutti, uomini e donne, e alla fine...ehm.. più ne vai a fondo e più ne aumenta la bruttezza.
Altro che cozze e carciofi.