venerdì 9 gennaio 2009

Obiezioni sconclusionate 2^ - Elegia del "secondo"

Il "secondo"? Di base ha uno sguardo mesto, a capo chino e ogni tanto scuotela testa. I più ombrosi lo fanno impercettibilmente, quando nessuno li vede, i più solari lo ostentano, come se fosse quasi una medaglia. Questo di base... Poi c'è "l'eroe sconfitto", una bella figura poetica. E' stato bravissimo, ardito, disciplinato. Ma ha perso. No, non perchè gli è mancato quel tocco in più, non perchè vale meno, semplicemente perchè non è stato capito, apprezzato fino in fondo o, più semplicemente, non avrebbe mai potuto vincere: troppi interessi lo hanno fatto "secondo" sin dalla partenza.
Lui reagisce esattamente come sopra, solo che ogni tanto sorride della sua (temporanea, passeggera) sfiga. Così alla fine vince. Vince perchè è intelligente, perchè non si abbatte e "gode" anche nella sconfitta.
Disprezzo chi "vince" sempre e non conosce che l'abito mentale della vittoria. Apprezzo il cuore di chi ha perso e ha saputo perdere. Anche senza sapere che, in questo modo, si stava preparando ad arrivare primo. La prossima volta.