martedì 13 aprile 2010

L'occasione della forma 26^ - "Pobre..Pobre..Pobre.."


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L’architetto giovane aveva preso delle decisioni risolutive, adottato soluzioni. Le stesse che le persone scelgono nei momenti di difficoltà, beandosi poi per il loro successo, senza indagare oltre sulla natura e sull’origine di queste. Forse perché la soddisfazione obnubila, o più semplicemente perché è così bello cullarsi nelle proprie “capacità superiori” da non assurgere ad altro sforzo di approfondimento, se non quello edonista del sentirsi più furbi, più attenti, più intelligenti degli altri.
In realtà è il caso, qualche volta, a fare della “scelta giusta” l’inevitabile strada da percorrere, a rendere la persona “geniale”, quando geniale proprio non è, anzi. Qualche volta l’ottusità richiede più inviti da parte del caso stesso, che finisce col mandarti uno, due, tre segnali diversi, in momenti differenti. Tutti a indicarti la strada. La stessa che si finisce con l’imboccare e che porta alla soluzione, alla decisione risolutiva.
Esteban Labruna da Cadaquès non era certo un genio e certamente non era un tipo particolarmente sveglio; era più semplicemente un giovane che il caso aveva voluto aiutare nel suo nobile compito, mandandogli vari segnali. Non tutti capiti, soprattutto nell’immediato...
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